mercoledì 8 giugno 2016

Del vino, dell'ebbrezza e altri sogni: la danza di Matisse

Del vino, dell'ebbrezza e altri sogni: Matisse e Nietzsche
"La danza", H. Matisse-  1910. olio su tela- (Fauvismo)

Tra i tanti tasselli che compongono le mie reminiscenze, il libro  "La nascita della tragedia dallo spirito della musica" di Nietzschiana costruzione è tra quelli che si è ancorato con maggior tenacia tra le radici profonde della mia mente

Non so neppure dire bene perché, o forse sì, ma di quel lontano 2002 mantengo il ricordo preciso delle lezioni con un professore dall'accento morbidamente rotondo e frusciante; dell'enfasi e dell'esibizione piacevolmente teatrale e sublimamente accademica di un lessico tanto aulico da costringermi ad appuntare i termini da ricercare poi, a casa, nel dizionario. Era l'epoca della pura ricerca tra le pagine, quando ancora Google non aveva fatto la sua imponente entrata nelle nostre vite. 

Ricordo di aver seguito le lezioni con un'aspettativa sempre crescente, attendendo, di volta in volta, il disvelamento di quell'enigma che reggeva le sorti di una favola antica, fatta di contrapposte vaticinanti solarità apollinee e orgiastiche evanescenze dionisiache. 
Lezioni tenute legate al filo del mistero dell'interpretazione onirica dell'arte e della sua rappresentazione, con il fiato sospeso, quando il Sileno sentenzia l'incontrovertibilità della sciagura umana, con la sua demoniaca sagacia: la cosa più desiderabile e migliore per l'uomo?! (Omissis) 

Quel libro mi incantò da subito e ancora mi accompagna, sempre presente nel fare capolino dalle pile, sulla mia scrivania-comodino.
"Amico mio, questo solo è del poeta l'ardire,
il suo sognar intendere e capire.
Credi,  dell'uomo l'illusione più vera
è ciò che in sogno gli si rivela:
la poesia e l'arte di poetare
altro non è che i sogni interpretare." 

Ritmo, estensione, colore: la danza della vita, in attesa che giunga ciò che sia più desiderabile e migliore per l'uomo.

╰☆╮ 

venerdì 3 giugno 2016

In punta d'ardire: uno sguardo incrociato, può cambiare una storia.

Uno sguardo sviato può cambiare una storia #Inpuntadardire
Uno sguardo sviato può cambiare una storia... #Inpuntadardire

Cammina lenta... #inpuntadardire.


Nel novembre 2013, mi ritrovo a seguire la giostra di un caro amico che, imbastendo il suo sogno con la testa piena di musica e le mani piene di suoni, mi chiede di scrivere il testo di una canzone, per il suo primo album. E così, davanti a me le pagine dell' agenda e le parole che, al solito, si  animano di vita propria, prende fiato il testo della mia prima sperimentazione, un po' pasticciata in leggerezza, come sempre: In punta d'ardire.



In punta d'adire parla delle occasioni, di tutte quelle opportunità che si aprono quando incrociamo lo sguardo di qualcun altro. Anche quando siamo distratti o sospesi, sorpresi o indaffarati in altro. Alle volte abbiamo l'ardire di vivere appieno l'opportunità, altre volte le circostanze non lo permettono. È sempre come stare in bilico, in punta di piedi sulla vita, ma la forza di ognuno risiede nella profonda e radicata consapevolezza che ci saranno sempre altre opportunità da cogliere e tante altre che, pur se non verranno mai vissute, ci hanno comunque sfiorato, lasciando una qualche traccia in noi.


Con il tempo, la giostra diventa progetto realizzato e il 30 maggio 2016 esce "In punta d'ardire": primo album da solista di Gianni Carboni (www.giannicarbonimusic.com), che contiene 17 tracce di passione e anima, di lavoro e condivisione, di storie d'amore, di amicizia e di prospettive, perché la vita è guardare al mondo con fiducia, ognuno a proprio modo, sempre #inpuntadardire.

Il 01 giugno 2016, durante la presentazione ufficiale, viene lanciato in esclusiva il videoclip di "In punta d'ardire", che contiene un'altra giostra alla quale non ho saputo dire NO! ...Del resto , nella vita, #senonprovinonsai...  ma di questo vi racconterò un'altra volta. ;-)






In punta d’ardire

Cammina lenta
In punta d'ardire,
Lo sguardo distante
Il passo distratto.
L'acqua fangosa trascina detriti,
Stivali, fermagli, ciabatte, ricordi
E il fiume s'ingrossa, trascina pensieri.

Nella mente stanca
Di troppe illusioni,
Un incontro tradito
Può cambiare una storia.
E pensa a un giorno,
Di lontana memoria,
Uno sguardo incrociato,
Può cambiare una storia.

Si sfoglia nell'aria
Un vecchio giornale,
Rincorrono foglie
Le nuvole basse
E il vento annoiato
Le fa accartocciare.
Osserva pensosa
Un riflesso nell'acqua,
Tra spirali di luce,
Cancella ricordi.

Nella mente stanca
Di troppe illusioni,
Un incontro tradito
Può cambiare una storia.
E pensa a un giorno,
Di lontana memoria,
Uno sguardo incrociato,
Può cambiare una storia.

Nella mente ovattata
Da troppi colori,
Un incontro sperato
Può cambiare una storia.
E pensa ad un giorno
Di futura memoria,
Uno sguardo sviato

Può cambiare una storia

╰☆╮